Gloomgrove – L’ombra che cresce dentro il bosco


“Nel cuore della foresta, il tempo si spezza. Il giorno non arriva mai davvero, e la notte non se ne va mai del tutto. Qui la luce è memoria e la paura è presente.”

C’è un luogo dove le fiabe finiscono male, dove la speranza ha radici contorte e il confine tra mito e follia si perde tra nebbie antiche. Quel luogo è Gloomgrove, l’ambientazione dark fantasy boschiva firmata Orizzonti GDR, nata come estensione ideale per Cairn ma rapidamente evolutasi in un mondo indipendente, ricco, vivo e profondamente inquieto.

Un bosco, un incubo, un mondo

Gloomgrove non è solo una mappa o un insieme di avventure. È un ecosistema narrativo dove ogni radura cela una reliquia, ogni creatura ha una storia da raccontare e ogni villaggio è sopravvissuto — per ora — alla propria tragedia. Le sue origini affondano nella magia primordiale, nei miti di creazione dove luce e ombra si fusero in eterno. Da allora, la foresta ha visto civiltà nascere e cadere, regni di terrore come quello del Re della Foresta, persecuzioni come la Caccia alle Streghe, guerre per il controllo degli artefatti, e un susseguirsi di epoche dove la speranza e l’orrore si rincorrono senza tregua.

Ogni elemento dell’ambientazione — dai villaggi fortificati alle società segrete, dalle bestie leggendarie alle zone maledette — è pensato per raccontare storie complesse, cariche di tensione, malinconia e scelte morali difficili.

Temi, tono e atmosfera

Gloomgrove è intriso delle suggestioni del folklore britannico e delle fiabe germaniche nella loro versione più cruda e arcaica. Non c’è spazio per l’eroismo brillante: qui si combatte per sopravvivere, per non perdere la propria umanità, per non lasciarsi consumare dall’oscurità.

I temi principali includono:

  • Fiabe oscure e folklore distorto: dove la morale è sfumata e la punizione non è sempre meritata.
  • Orrori gotici e ambienti claustrofobici: rovine infestate, conventi corrotti, caverne senza fine e abissi nel tempo.
  • Ambiguità morale e scelte difficili: non esiste un “bene” assoluto, solo ciò che siete disposti a sacrificare.
  • Magia pericolosa e imprevedibile: la magia esiste, ma il suo prezzo è sempre alto, a volte irreversibile.
  • Tensione costante e senso di perdita: ogni scoperta può costare qualcosa, ogni successo lascia un segno.

Struttura e contenuti

Il manuale di Gloomgrove è suddiviso in sezioni pensate per ispirare e supportare sia master che giocatori, senza vincolare a un sistema specifico.

Troverete:

  • Una storia millenaria, suddivisa in epoche ben delineate, con eventi significativi, conflitti e transizioni storiche.
  • Popoli unici, tra cui gli abitanti dei villaggi, i vagabondi, i reietti, le congreghe di streghe, e i misteriosi Grimmfolk.
  • Creature, dalle più comuni a quelle leggendarie, corrotte dalla foresta e capaci di stravolgere intere campagne.
  • Geografia ricca e viva, con mappe, aree inesplorate, punti di interesse, clima, stagioni, fauna e flora.
  • Tradizioni e cultura, tra superstizioni, musica, artigianato, celebrazioni e dinamiche comunitarie.
  • Mitologia, leggende e artefatti, con storie che si intrecciano con la realtà e oggetti in grado di cambiare il destino.
  • Segreti nascosti, società segrete, luoghi proibiti, fenomeni soprannaturali e cronache dimenticate.
  • Avventure e strumenti, tra cui due avventure complete (“Tomba della Banshee Bianca” e “Abbazia del Dio Lebbroso”), tabelle casuali e bestiario compatibile con Cairn.

Il tutto condito da una scrittura evocativa, che pone sempre l’immaginazione al centro, incoraggiando il master a prendere, mescolare, cambiare.

Perché Gloomgrove?

Perché è un’ambientazione viva, dove la lore non è solo retroscena, ma materia prima per le vostre storie. Perché bilancia profondità e accessibilità: non serve leggere centinaia di pagine per iniziare a giocare, ma se lo farete, troverete sempre qualcosa di nuovo.

Perché vi offre un mondo ostile, malinconico, denso, perfetto per:

  • Campagne horror psicologico o gotico
  • Avventure OSR di sopravvivenza e scoperta
  • Viaggi morali in territori senza certezze
  • One-shot cariche di atmosfera
  • Rinarrazione di miti, fiabe e leggende in chiave dark

Un progetto open

Gloomgrove fa parte del più ampio progetto Boundless Worlds, pensato per proporre ambientazioni evocative, profonde ma non chiuse, adattabili a diversi stili di gioco e regolamenti. Che usiate Cairn, Knave, Into the Odd, 5e o sistemi narrativi più liberi, troverete in Gloomgrove strumenti, suggestioni e spunti.

Files

Gloomgrove_rev9.pdf 6 MB
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